Fa anys que estic enamorada de l'art i d'Itàlia, que somnio en estar on estic ara... com acabarà?

Sono innamorata dell'arte e dell'Italia da sei anni fa, e sognavo stare dove sono adesso... come finirà?

giovedì 14 giugno 2012

CALCIO STORICO FIORENTINO 2012

La piazza Santa Croce è già allestita per accogliere il Calcio Storico di questo anno come da tradizione fiorentina. Un "calcio" particolare pratticamente senza regole e dove si lotta veramente per vincere, corpo a corpo e testa a testa.
Le sue origini sono molto antiche, dei tempi dei romani probabilmente verso il 59 aC lo giocavano di già i legionari. Questo calcio si diffuse fortemente soprattutto durante il Quattrocento, quando lo pratticavano i giovani fiorentini.
Ormai è diventata una manifestazione storica della città e si gioca con i costumi del XVI secolo, per questo motivo i giocatori arrivano nel campo in una sfilata che attraversa il centro storico.

La plaça Santa Croce ja està preparada per acollir el "Calcio Storico" d'enguany com marca la tradició florentina. Un "futbol" particular quasi sense regles i on es lluita de veritat per guanyar, cos a cos  i cap a cap.
Els seus orígens són molt antics, dels temps dels romans, probablement cap al 59aC ja hi jugaven els legionaris. Aquest futbol es va difondre amb molta força sobretot durant el Quattrocento, quan el praticaven els joves florentins.
Ja s'ha convertit en una manifestació històrica de la ciutat i es juga amb els vestits del segle XVI, per aquest motiu els jugadors arriben al camp en una desfilada creuant el centre històric.






PER SAPERNE DI PIÙ

RIAPRE LA TORRE ARNOLFO DEL PALAZZO VECCHIO

La Torre Arnolfo (1310) del Palazzo Vecchio riapre alle visite turistiche in occasione della festa del patrono della città, San Giovanni Battista. La torre dove Savonarola rimasse le sue ultime ore prima di essere impiccato, sarà aperta tutti i giorni.

La torre Arnolfo (1310) del Palazzo Vecchio torna a obrir a les visites turístiques en ocasió de la feta del patró de la ciutat, Sant Joan Baptista. La torre on Savonarola va passar les seves últimes ores abans de ser penjat, serà oberta tots els dies.




Riapre la Torre Arnolfo

mercoledì 13 giugno 2012

PICCOLA TAPPA DELLA VIA ROMEA FIORENTINA

Dal XIII secolo Firenze diventò un punto importante nella via Romea perché i pellegrini ci facevano sosta. Per questo motivo la città vide accrescere il numero di pellegrini che si fermavano e che spesso avevano bisogno di assistenza. Gli ospedali, quindi, si moltiplicarano, oltrettutto lungo il percorso che collegava Firenze con Roma e Bologna, attraverso la città da Porta San Gallo a Porta Romana. I fiorentini erano orgogliosi dei suoi ospedali e della misericordia offerta a chi ne aveva bisogno.
Gli ospedali erano le strutture di assistenza gratuita per i poveri e pellegrini. C'erano anche gli ospici, quelli a pagamento.
Il primo ospedale che trovavano i pelligrini raggiungendo la città da Via Bolognese, era quello di San Gallo, appena fuori le mura, che fu fondato nel 1218 e diventò uno dei più importanti per tre secoli.  Nel XVI secolo fu distrutto.
I più antichi però erano del XI secolo: l'Ospedale di San Miniato, interamente scomparso, e quello dei cavallieri di San Giovanni di Gerusalemme, il Santo Sepolcro, a destra del Ponte Vecchio.

La prima parte dell'itinerario inizia quindi da Porta San Gallo e finisce nella Loggia del Bigallo. La seconda invece parte di questo punto e ci conduce fino a Porta Romana.
La Loggia del Bigallo fu la la sede dell'Arciconfraternita della Misericordia fino alla fine del Cinquecento. Questa Confraternità presta ancora oggi assistenza agli ammalati ed è uno degli orgogli più grandi di Firenze dove tanti volontari fanno ogni giorno un lavoro d'incalcolabile valore.
Dal 1425 la Loggia fu anche la sede della Compagnia del Bigallo, dalla qualle dipendevano diversi istituti assistenziali. Per questo motivo ne prese il nome che ci è rimasto.


La prima fermata del nostro itinerario è nell'oratorio della Compagnia dei Buonomini di San Martino. Un piccolo ospedale dipinto da Ghirlandaio con delle scene delle opere della Misericordia. Uno spazio che rimane "nascosto" dagli occhi dei turisti e residenti e che, come succede spesso in questa città, ci meraviglia della sua bellezza quando lo scopriamo. Le pitture del Ghirlandaio sono state perfettamente conservate e si possono ammirare tutte le scene, di grande qualità pittorica, della principale bottega di pittura all'affresco della Firenze dell'epoca.




 Dopo arriviamo all'ospedale di San Sepolcro nel Ponte Vecchio. Abbiamo già detto che era uno dei più antichi. Di questo rimane la facciata del Duecento con la croce gerosolimitana. Questa croce stradale era anche la croce della Parte Guelfa.
Attraversiamo, quindi il ponte e passiamo davanti il Palazzo Pitti fino a raggiungere Via Romana. Nel Medioevo questa via aveva tanti ospedali dei cui spesso è rimasta la porta.





Prima, però, davanti alla chiesa di Santa Felicità vediamo la colonna nella piazza che sostituì un'altra croce stradale per i pellegrini e che serviva per fare presente che c'era un ospedale vicino.





Il primo degli ospedali era quello di Sant'Antonio, eretto nel 1316. Il secondo era San Sebastiano de Bini, dell'istituzione romana di Santo Spirito di Sassia. Nel Cinquecento diventò chiesa e ne rimane la porta ad architrave con la duplice croce scolpita.
Sulla sinistra c'era l'ospedale di San Niccolò e ne rimane lo stemma della Compagnia del Bigallo.
Dagli ospedali successivi rimane sempre la porta ad architrave: San Pier Novello ("della Chiocciola"), San Lorenzo, Madonna Santa Maria e dello Spirito Santo (detto "del Piccione" per il simbolo dello Spirito Santo scolpito nel architrave della porta).
Un altro elemento importante per i pellegrini e che c'era presente spesso era la fontana. Anche le Osterie, che a l'epoca avevano nomi di fantasia, si trovavano lungo la via romea.
L'ultimo antico ospedale prima della porta romana (veramente l'ultimo era lo scomparso San Bartolomeo, diventato San Pietro in Gattolino, l'ubicazione non si conosce con precisione) era San Giovanni Battista della Calza. Originalmente fu dei Cavalieri di Gerusalemme ma dopo diventò sede di un convento di frati Ingesuati che avevano un cappuccio lungo a forma di calza, per questo motivo ne rimase il nome.


 
L'architrave della porta ha gli stemmi delle famiglie che ne furono commitenti. 
La struttura è diventata un centro con diverse attività (anche gastronomiche) e il luogo di riposo dei parrochi fiorentini quando si ritirano.







Rimane la chiesa e il Cenacolo della Calza, di Francesco di Cristofano (Firenze 1482-1525) detto il Franciabigio. La sua carriera artistica fu breve e interamente a Firenze. Ebbe l'influsso di Andrea del Sarto e Da Vinci. Infatti di questo secondo ne possiamo percepire l'impatto in questo Cenacolo, l'opera più notevole di Franciabigio: secondo la leggenda, l'artista avrebbe trovato dei disegni del famoso Cenacolo di Leonardo nella bottega del grande artista, alcuni detagli della pittura ce lo possono fare credere.
Vasari fece attenzione soprattutto nelle tre finestre rappresentate nello sfondo perché queste fanno certamente vedere quello che c'è dietro in realtà: Via dei Serragli... quindi ci sarebbe una realtà in prospettiva.



Questa visita finisce qui anche se la via dei pellegrini andava oltre Porta Romana verso Poggibonsi. Noi siamo stanchi e per ora preferiamo arrivarci in treno oppure pullman.  ;-)


Fotografie: Yusuke Nomiya

martedì 5 giugno 2012

NOTTURNI FIORENTINI!

Passeggiata Storica sull'antica Via Romea!

da Giugno a Novembre 2012. E' gratuito, serve solo prenotare (Sigma: 055-2340742), e include le provincie di Firenze, Siena e Arezzo. Accompagnati dallo scrittore Marco Vicchi e il critico/traduttore Luca Scarlini.







“Mezzanotte era passata da un pezzo. A parte qualche rara macchina, in giro non si vedeva nessuno.
Bordelli camminava rasente ai muri […] Passò sotto il loggiato degli Uffizi, per non fare la stessa strada dell’andata. Si sentiva i piedi freddi e bagnati. Si lasciò il Ponte Vecchio sulla sinistra e proseguì sul Lungarno. La pioggia diminuiva d’intensità ogni minuto, ma ci voleva ancora l’ombrello.
Senza fermarsi sbirciò oltre la spalletta. L’Arno era sempre più gonfio, fluttuante di spruzzi fangosi, e scorreva veloce producendo un mormorio cupo.”

[tratto da Marco Vichi, Morte a Firenze, Guanda]



Notturni Fiorentini sull'antica Via Romea

sabato 2 giugno 2012

GIARDINO DELLE ROSE


L'architetto Giuseppe Poggi (Firenze, 3 aprile 1811-5 marzo 1901) fu l'autore del piano di ristrutturazione della Firenze capitale del Regno dell'Italia. Fu la persona scelta per la realizzazione dei Viali di Circonvallazione con le piazze (Beccaria, Libertà...), disegnò il suo famoso capolavoro Piazzale Michelangelo ed ebbe successo per i suoi parchi all'inglese ma oltrettutto per il suo stile neo-rinascimentale, tanto legato alla sua città di nascita.    


Per questo motivo il Comune di Firenze incaricò a Poggi di eseguire i lavori sulla riva sinistra dell'Arno. Fu in questo momento che realizzò il disegno del Piazzale Michelangelo e ai suoi piedi, su un terreno terrazzato impiantò il Giardino delle Rose, aperto al pubblico nel 1895.
Oggi questo giardino conta circa 1000 varietà botaniche con 160 nuove varietà di rose (con un totale di 370), ed è diventato uno dei vanti della tradizione orticola fiorentina . Un vero piacere per gli occhi in un luogo con vista privilegiata della città.
Nel 1998 il giardino è stato arricchito con la creazione di un giardino giapponese dall'architetto Yasuo Kitayama. Con il nome "Shorai" fu una donazione a Firenze da Kyoto, la sua città gemellata.





 Questo anno l'apertura del giardino sarà di 3 mesi invece dei soliti 2, quindi fino al 31 Luglio potremmo godere di questa romantica meraviglia fiorentina. 
Una delle entrate è sulla scalinata di via Monte alle Croci, fra il Piazzale Michelangelo e il Forte Belvedere. In questo modo è la fermata ideale a mettà della salita fino al Piazzale per fare una sosta e rilassarsi. Oppure la passeggiata più bella scendendo sempre dal Piazzale-San Miniato.





Non vi stancherete mai di visitarlo perché l'ingresso è gratuito e l'apertura continuata tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00! non ci sono scuse!

Mappa Giardino delle Rose



 Fotografie di: Mariona González Riba